Ma io, chi sono?

Ti è capitato di provare confusione, di non sapere dove andare o che scelte prendere? 

È un po’ come sentirsi immerso in un banco di nebbia: nella foschia perdiamo non solo la direzione, ma rischiamo di chiederci “chi siamo davvero?”

immagine di un paesaggio ricoperto di nebbia

La domanda che arriva in studio è “cosa faccio?”. Non so cosa FARE

E’ questo dubbio porta con sé emozioni come angoscia, ansia, tristezza, paura, senso di colpa, timore di fallire, senso di inadeguatezza, confusione, frustrazione..

Le crisi di identità sono legate all’ESSERE e alla ricerca di SENSO. A questo punto chiedermi cosa fare può essere fuorviante e poco utile a risolvere il problema. 

Il bisogno che prevale spesso in queste occasioni è quello di delegare all’altro il compito di ricercare e di prendere decisioni. Questo desiderio è umano e comprensibile, ci sentiamo piccoli e vorremmo qualcuno che si occupi del problema. Eppure è un modo di affrontare la crisi associato ad un pensiero “magico”, poco utile a gestire la realtà dei fatti.

disegno di una bambina con il mantello e la bacchetta da mago che estrae dal cilindro regali
immagine di un uomo con dietro, come se fosse la sua ombra, un punto interrogativo.
immagine di un uomo con dietro, come se fosse la sua ombra, un punto interrogativo.
immagine di un omino appoggiato con la testa a un punto interrogativo

Cosa serve quando sì è nella nebbia?
Serve ritornare al Sé.
Se tutto intorno c’è un paesaggio offuscato il punto di riferimento da cui partire è il soggetto stesso. 

Chi sei davvero? Come ti descriveresti? 

  • Se fossi un albero come saresti? Disegnati.
  • Se fossi, invece, un animale?

Spesso pensiamo di non sapere nulla di noi, ma può essere una sensazione poco realistica. Nel momento in cui diamo spazio a noi stessi e alla creatività, togliendo giudizi e filtri, emergono delle qualità e delle caratteristiche uniche.

disegno di un albero. Schizzi di foglie verdi e di un tronco marrone.
immagine di animali disegnati

Alle volte anche questo punto è faticoso, in quel caso, parti da quando eri piccolo, dalla tua infanzia.

  • Quali giochi preferivi?
  • Quali cibi?
  • Quali storie, quali cartoni?
immagine di un bambino che legge usando il dito per tenere il segno

Un altro elemento utile nella nebbia sono le emozioni.
Il proprio mondo emotivo è come una luce guida lampeggiante. A volte le svalutiamo, le reprimiamo, pensiamo che non ci servano o che siamo scomode. Eppure sono una vera guida all’azione e alle scelte. Se non conosco cosa succede nel sé emotivo è come non conoscere pienamente se stessi.

Viceversa, prestando ascolto alle emozioni che viviamo, possiamo trovare una strada che conduce alla scoperta di noi stessi, del nostro intuito e dei nostri desideri, anche inconsci!

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